Le gallerie e le tombe di Monte Finestrelle
Situata nell'entroterra occidentale della Sicilia, tra i fiumi Modione e Belice che sfociano poco avanti a Selinunte, Santa Ninfa ha subito ingenti danneggiamenti dal terremoto del 1968, ma alla tragedia i suoi abitanti hanno reagito con coraggio, implementando numerose produzioni industriali tra cui la produzione e la commercializzazione di prodotti locali come carni di ottima qualità, provenienti da allevamenti autoctoni, e rivitalizzando il tradizionale artigianato tessile che s'incentra soprattutto sulla produzione di merletti, ricami e tessuti.
Situata nell'entroterra occidentale della Sicilia, tra i fiumi Modione e Belice che sfociano poco avanti a Selinunte, Santa Ninfa ha subito ingenti danneggiamenti dal terremoto del 1968, ma alla tragedia i suoi abitanti hanno reagito con coraggio, implementando numerose produzioni industriali tra cui la produzione e la commercializzazione di prodotti locali come carni di ottima qualità, provenienti da allevamenti autoctoni, e rivitalizzando il tradizionale artigianato tessile che s'incentra soprattutto sulla produzione di merletti, ricami e tessuti. La presenza in zona di un complesso sistema di gallerie e meandri di forte interesse speleologico-naturalistico, ha consentito la istituzione nel 1996, della Riserva Naturale Orientata “Grotta di Santa Ninfa”, posta a tutela di un meraviglioso patrimonio geo-morfologico. Nei suoi pressi si trova il suggestivo sito archeologico di Monte Finestrelle, con numerosissime tombe a grotticella.
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